Malformazione congenita caratterizzata da uno sbocco anomalo del meato uretrale esterno a diversi livelli lungo la linea mediana della superficie ventrale del pene. Frequente l’associazione con incurvamento ventrale più o meno pronunciato del pene da “corda penis”.
Riduzione della funzione gonadica (germinale e/o ormonale), dovuta a patologia testicolare od ovarica (ipogonadismo primitivo) o disfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (ipogonadismo secondario).
Aumentata concentrazione ematica dell’ormone prolattina (PRL) che può essere dovuta a stress acuto, sindrome dell’ovaio policistico , adenoma benigno dell’adenoipofisi, ipotiroidismo, assunzione di farmaci ed è caratterizzata nella donna da anovularietà, disordini del ciclo mestruale, galattorea e nell’uomo da riduzione della vis, della libido e infertilità.
Molecole impiegate nel trattamento farmacologico per via orale della disfunzione erettile, farmacodinamicamente in grado di incrementare i livelli di guanosin-monofosfato ciclico (cGMP) all’interno delle fibrocellule muscolari lisce cavernose peniene mediante l’inibizione dell’enzima deputato alla sua degradazione (fosfodiesterasi di tipo 5 – PDE5).
Gruppo di farmaci che bloccano l’azione dell’enzima aromatasi che converteil testosterone in estradiolo. Gli inibitori dell’aromatasi si distinguono in due classi, steroidei (inibitori irreversibili, meno utilizzati) e non steroidei (inibitori reversibili, più utilizzati). Vengono utilizzati prevalentemente nella terapia del tumore mammario nelle donne in postmenopausa.