Test utilizzato, specialmente in passato, nella diagnostica dei deficit dell’erezione. Consiste in una farmaco stimolazione intracavernosa (spesso in combinazione con prostaglandina E1 e fentolamina) mediante papaverina, un alcaloide isochinolinico non stupefacente contenuto nell’oppio, attivo in senso decontratturante sulle fibrocellule muscolari lisce, grazie ad una inibizione aspecifica delle fosfodiesterasi con conseguente incremento dei livelli intracellulari di adenosin-monofosfato ciclico (cAMP). La qualità della risposta al test può essere valutata clinicamente mediante semplice ispezione e palpazione. La farmaco stimolazione intracavernosa trova indicazione anche nell’eco-color-doppler penieno dinamico. Attualmente rimpiazzato dal test con prostaglandina E1.
L’ossido di azoto (NO), impropriamente chiamato ossido nitrico, è una specie chimica reattiva di natura radicalica centrata sull’azoto. L’NO agisce come un importante messaggero intra- ed inter-cellulare regolando numerosissime funzioni, quali il tono vascolare, l’aggregazione e l’adesione piastrinica e la proliferazione della muscolatura liscia vascolare. Nell’organismo si produce durante la conversione della L-Arginina in L-Citrullina per azione degli enzimi Nos (ossido nitrico sintetasi,); viene rilasciata, da parte dei neuroni non-adrenergici non colinergici (NANC) e dall’endotelio. Attraverso una G-protein associata alla membrana, l’NO attiva una guanilato-ciclasi,che induce il clivaggio della guanosinatrifosfato (GTP) in guanosin-monofosfato ciclico (3’-5’– cGMP). Risulta essere l’elemento centrale del processo che determinal’erezione.
Fase di massima sensazione di piacere sessuale costituita da una serie di eventi psico-neuro-endocrini e somatici che elaborati dalla corteccia cerebrale sono ritenuti piacevoli. Le descritte differenze dell’orgasmo maschile e femminile sono ascrivibili a fattori anatomici, psichici e ormonali.
Processo infiammatorio del testicolo, a decorso acuto o cronico. Si può manifestare, oltre che con sintomi generali di carattere infettivo, con imponente dolore locale e aumento di volume e consistenza dello scroto. Le cause più frequenti di orchite sono di origine batterica, da germi provenienti dalle vie urinarie (talvolta per manovre quali il cateterismo) o dal circolo ematico generale. Una tipica forma di orchite è quella che segue la parotite che, in soggetti adulti, può provocare sterilità.
Processo infiammatorio acuto o cronico che interessa testicolo ed epididimo. La patologia, a parte la differente estensione anatomica, presenta molte analogie con l’orchite. Una forma particolare di orchiepididimite è quella tubercolare, oggi meno frequente; essa spesso inizia come epididimite isolata, poi si estende al testicolo, ed è quasi costantemente associata a interessamento delle vie urinarie.
Procedura chirurgica diagnostica e terapeutica che consiste nell’asportazione di uno o di entrambi i testicoli. È stata praticata fin dall’antichità per la castrazione in età infantile o adulta ai fini di garantire in alcune società la presenza di eunuchi. Può essere eseguita per via inguinale o per via trans-scrotale. Prima dello sviluppo di farmaci (analoghi delGnRH) in grado di bloccare la sintesi e secrezione di ormoni androgeni era utilizzata nel trattamento del carcinoma prostatico. Attualmente è utilizzata prevalentemente in caso di neoplasie testicolari e negli interventi di cambio di sesso.